“Triumphs e Laments”: gli argini del Tevere diventano un’opera d’arte

Grande opera site-specific del celebre artista sudafricano William Kentridge. Un progetto di dimensioni eccezionali creato appositamente per la città di Roma e che sarà inaugurato per il prossimo Natale di Roma (21 aprile 2016).
Alla realizzazione dell’opera hanno collaborato: Roma Capitale (Assessorato Cultura e Sport, Assessorato all’Ambiente), Sovraintendenza Capitolina, Polo Museale Contemporaneo di Roma Capitale, Regione Lazio, Direzione Infrastrutture ambiente e Politiche abitative della Regione Lazio, Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Architettonici di Roma, MIBAC Ministero dei Beni Artistici e Culturali, Municipio I.
Sugli argini del Tevere, tra Ponte Mazzini e Ponte Sisto – tratto ribattezzato per l’occasione “Piazza Tevere” -, su una superfice lunga 550 metri si snoda un fregio di circa 80 figure, alte fino a 10 metri, raccontando in ordine non cronologico ‘trionfi e lamenti’ della Capitale, dall’età antica fino a oggi, da Romolo che fonda Roma e uccide Remo, alla morte di Pasolini.
L’opera emerge dalla patina scura mettendo in evidenza il bianco del travertino. Proprio per le caratteristiche della stessa superficie, il fregio è visibile per 4-5 anni, prima di essere riassorbito dal muro stesso.
L’opera è stata inaugurata al tramonto del 21 aprile 2016, con uno straordinario evento musicale e teatrale gratuito, con l’esecuzione di un lavoro inedito del musicista e compositore Philip Miller, concepito per l’occasione.
Lungotevere della Farnesina Roma